Attacco e difesa. Poi, in mezzo, le cose formali. Cioè i comunicati, la risposta dopo la botta, il vociare e le reazioni, oltre naturalmente agli umori. Che non sono esattamente ritratti di felicità, né di serenità. Comunque, al termine della giornata di ieri, il messaggio è stato chiaro e pure chiarito sin da subito: la Juventus non è in vendita, Exor non ci ha mai pensato, e nemmeno un possibile rilancio da parte di Tether potrà cambiare le cose. Dopo le indiscrezioni filtrate già venerdì, la risposta del sabato è stata tanto diretta quanto efficace, ed è stata soprattutto affidata a una nota firmata Exor, il cui Consiglio d’Amministrazione si è riunito in sede straordinaria per valutare la possibile cessione del club bianconero.
Exor, il comunicato
«Exor ribadisce le sue precedenti e coerenti dichiarazioni di non avere intenzione di vendere alcuna azione in Juventus a terzi, inclusa, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, Tether, con sede a El Salvador - si legge nel comunicato -. La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo, e rimangono pienamente impegnati nel Club, supportando il suo nuovo team dirigenziale nell’esecuzione di una strategia chiara per ottenere ottimi risultati sia dentro che fuori dal campo».
"La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni"
Serve altro? Evidentemente sì, occorreva un rinforzo. Così John Elkann, il Ceo in persona, ha deciso di pubblicare un messaggio attraverso i canali ufficiali della società. Felpa bianca, scritta Juventus in bella mostra, e discorso che vale un concentrato di messaggi, masterclass in comunicazione. «La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni - racconta -. Fa parte del vero senso della parola perché nel corso di un secolo quattro generazioni l’hanno ingrandita, resa forte, accudita nei momenti difficili e festeggiata nei tanti momenti felici, ma non solo. La Juve fa parte di una famiglia più grande, la famiglia bianconera fatta di milioni di tifosi in Italia e nel mondo, che amano la Juve come si amano le persone care. Proprio pensando a questa passione, come famiglia continuiamo a sostenere la nostra squadra e a guardare al futuro per costruire una Juve vincente. La Juventus, la nostra storia e i nostri valori non sono in vendita». Un minuto, poco meno, giusto per ribadire più intimamente il freddo concetto espresso dalla sua società.
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