tuttosport.com

Franco Neri: "Ricky è con noi, ma il dolore non passa mai. Il grandissimo gesto di Spalletti"

_"Cosa vorrei ricordare di Riccardo? Niente di particolare. Solo quelle cose semplici. Le giornate trascorse tra noi. Sono quelle che mi mancano di più"_. Domani saranno **19 anni dalla scomparsa di Riccardo Neri**, e con lui di Alessio Ferramosca. **19 anni da quando il mondo Juventus si è fermato**, per il dolore nel cuore e per il ricordo di due ragazzi che coltivavano un sogno: quello di diventare calciatori. Soprattutto, Riccardo immaginava di ripercorrere le orme dell’idolo **Frey**, di diventare un portiere di **Serie A**. Il sogno rimarrà tale, ma **papà Franco**, chi gli sta vicino, provano comunque a esaudirlo. A loro modo. Con attività benefiche, con aiuti alle associazioni, con cene e momenti, nati dal ricordo di Ricky e portati avanti in questi anni sicuramente di angoscia, però anche di semi di speranza sparsi un po’ ovunque. Non è un caso che Luciano Spaleltti abbia voluto dedicare uno dei primi successi della sua Juventus proprio ai due ragazzi tragicamente scomparsi a **Vinovo**: il tecnico è un amico delle famiglie, è presente spesso alle attività organizzate in memoria. E lo scorso venerdì 5 dicembre, a **Gambassi Terme**, quel pezzo di **Toscana tra Certaldo, San Gimignano e Volterra**, è partito in macchina da Torino, al suo fianco **Gianluca Pessotto**. A Franco, guardando il mister, stavolta non sembrava vero. **Franco Neri, che effetto le hanno fatto le parole di Spalletti?** "_Cosa le devo dire? Per me è stato bravo, ha fatto proprio un bel discorso, dedicando la vittoria alla famiglia. E poi sì, è venuto alla nostra cena di venerdì"._ 

**Che momento è stato?** "_Un momento bellissimo. Profondo. Aveva già detto quelle parole in tv, parlando dei ragazzi. Poi aveva spiegato: “Mi piacerebbe esserci. Se la Juventus mi renderà libero, sarò da voi”. E ce l’ha fatta. Partendo da Torino e rientrando praticamente subito. Non ha avuto nemmeno il tempo di terminare la cena: il giorno dopo aveva allenamento. Una cosa bella, bella davvero"._ **La società, in questi anni, in che modo vi è stata vicina?** "_La Juventus ha sempre partecipato ai nostri eventi. Come il memorial dedicato, oppure le stesse cene: c’è sempre un rappresentante del club. Tra poco saranno vent’anni, è davvero difficile da credere"._ **Il dolore è sempre grande.** _"Sì, il dolore è sempre come il primo giorno. È quello di una famiglia che ha perso un figlio. Non può che essere enorme, davvero"._ **Come vi impegnate a tenere vivo il ricordo? "**_Facciamo tante cose. Ci proviamo, almeno. E Ricky è sempre qui, com’è nel memorial, com’è nei nostri appuntamenti solidali. Prendiamo una pizzeria in affitto per una settimana, facciamo dei tornei dedicati, delle corse podistiche, dei banchettini"_. **Tutto per beneficenza. "**_Sì, cerchiamo di organizzare ogni cosa per poi arrivare a donazioni dirette per bambini meno fortunati, oppure ad alcune associazioni che aiutano i disabili, sempre di questa zona"_.

**Pensa mai a chi sarebbe diventato suo figlio? Cosa avrebbe fatto?** "_Ci penso sempre. Ci penso tutti i giorni. Invece di essere qui a ricordarlo, magari, oggi si era su qualche campo di Serie A a vederlo giocare, avrebbe avuto una carriera alle spalle. Avrebbe fatto il calciatore"._ **Il calcio, invece, lo guarda ancora?** _"S’immagini: non sono nemmeno un grande tifoso, di quelli accaniti, mi piace vederle per il gusto dello sport. E teoricamente sarei pure fiorentino, perciò guardarle in questo momento non sarebbe nemmeno tanto fonte di sollievo. Tutt’altro. Non è che la Viola ci stia dando così tante soddisfazioni"_. **Franco, dopo quasi vent’anni, come si va avanti e si affronta il ricordo?** "_Dico sempre che per noi il Natale non dovrebbe mai arrivare. Tutti gli anni, arrivati a questi giorni, tra di noi si avverte una pesantezza evidente. Bisognerebbe che non ci fosse, questo periodo. I ricordi sono troppo dolorosi, in questi giorni io e mia moglie siamo molto abbattuti"_. **Farete qualcosa per onorare la memoria? "**_La messa solenne, in chiesa. Come ogni anno"_. **Tra tutto quello che ricorda di suo figlio, c’è qualcosa in particolare che vorrebbe tenere sempre con sé?** "_Come le dicevo, nulla davvero di diverso dalla normalità. Con Riccardo i momenti erano belli, intimi, nostri. Poi il destino li ha interrotti. E da lì non si può più tornare indietro. Sono vent’anni, non c’è davvero giorno in cui la mia mente non sia andata lì"._

© RIPRODUZIONE RISERVATA[Tutte le news di Juventus](/calcio/serie-a/juventus)

Read full news in source page