Sull’episodio è intervenuto Luca Marelli su DAZN, parlando di “comportamento antisportivo chiaro” da parte di Mancini, con il pallone “molto lontano, a circa 50 metri”.
Marelli ha sottolineato che Feliciani non stava guardando l’azione, il quarto ufficiale Massimi era rivolto verso la panchina e solo l’assistente avrebbe potuto notare l’accaduto, ma si trovava a circa trenta metri e stava controllando la linea del fuorigioco.
Secondo l’ex arbitro, l’azione non configurava condotta violenta, motivo per cui il VAR non poteva intervenire, ma meritava il cartellino giallo che sarebbe stato il secondo per Mancini e quindi l’espulsione.