TORINO - La cosiddetta “off season” non ha intiepidito la voglia di tennis. Mentre i grandi interpreti della racchetta preparano la nuova stagione ai quattro angoli del globo, infatti, i riscontri dalla biglietteria delle Nitto ATP Finals raccontano della travolgente passione che accompagna la rivalità tra Alcaraz e Sinner, l’ascesa dei giovani talenti Mensik e Fonseca, le favole di famiglia tra Vacherot e Rinderknech, e tutte le altre storie scolpite nella terra e nel cemento dal circuito. Sì, perché all’edizione 2026 del torneo dei Maestri mancherà ancora un annetto scarso, ma il desiderio di assistere alle sfide tra i migliori otto tennisti al mondo è più forte di tutto. E sta spingendo ancora verso l’alto il numero dei biglietti venduti per l’evento torinese, l’ultimo ad essere ospitato con certezza all’ombra della Mole, dato che dal 2027 al 2030 la partita riguardo la sede (italiana) delle Finals è aperta. Le cifre, dunque. Lo scorso 24 novembre, giorno dell’apertura ufficiale del ticketing verso l’edizione ventura, erano stati “bruciati” oltre 31.000 tagliandi nelle prime otto ore.
E l’ultimo aggiornamento, storia di ieri, conferma il trend decisamente positivo: a undici mesi esatti dall’evento, infatti, è stato abbattuto il muro dei 100.000 tagliandi, quota che corrisponde all’incirca alla metà dei posti totali disponibili, dopo l’ampliamento dell’Inalpi Arena a 13.000 spettatori, avvenuta già quest’anno. Il confronto con il passato, nel dettaglio, rafforza ulteriormente il valore del dato: allo stesso punto del 2024, infatti, i biglietti venduti al pubblico generalista erano stati quasi 20.000 in meno. Freddi numeri che, uniti al calore della passione dimostrata dalla città in occasione delle prime cinque edizioni italiane della manifestazione, spiegano il successo di un appuntamento che ha ormai convinto davvero tutti, dai turisti ai giocatori stessi.
I numeri del 2025
Nell’ultima edizione, a Torino, si sono sfiorate le 230mila presenze complessive sugli spalti dell’Inalpi Arena, sostanzialmente il doppio rispetto alla prima volta in Piemonte datata 2021, quando gli strascichi del Covid avevano però lasciato il segno con diverse restrizioni. L’impatto economico complessivo, nel 2025, è stato in ogni caso di quasi 600 milioni di euro, con 4.152 posti di lavori creati o garantiti e un gettito fiscale che ha sfiorato i 100 milioni di euro, ovvero quasi sette volte quanto investito dallo Stato per la manifestazione. Numeri e riscontri che strizzano l’occhio alla scelta di Torino e del Piemonte di puntare sempre forte sull’organizzazione dei grandi eventi sportivi internazionali. Una vocazione confermata dalla recente partenza da Venaria Reale della Vuelta così come da un fitto calendario di appuntamenti nel 2026. Dalle Final Eight di Coppa Italia di pallavolo a quelle di basket, passando per l’Europeo di volley maschile della prossima estate e arrivando fino ai grandi test match del rugby, con la Nazionale che tornerà all’Allianz Stadium dopo aver già sfidato Nuova Zelanda e Sudafrica negli ultimi due anni.
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