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"Mio figlio morto a Natale", l'ex Juve devastato dal dolore: "La vita mi ha colpito per sempre"

Ha vestito maglie prestigiose come quelle di Real Madrid, Atletico Madrid, Zaragoza, Espanyol e Juventus, oltre a esperienze in Argentina, Portogallo e Francia. In Italia arrivò nel 1999 per sostituire Del Piero, ma la sua avventura bianconera non fu fortunata. Una carriera da attaccante mai veramente sbocciata quella di Juan Eduardo Esnaider che in un’intervista a El Cafelito ha ripercorso uno dei capitoli più dolorosi della sua vita.

Il dolore di Esnaider

Esnaider è tornato a parlare della morte del figlio Fernando, scomparso a soli 17 anni il 25 dicembre 2012 dopo una lunga malattia. Un racconto intimo e carico di emozione, nel quale l’ex bianconero ha ammesso di non essere mai riuscito ad accettare quella perdita. Sono passati quasi tredici anni, ma il dolore resta immutato da quel giorno di Natale. Fernando stava muovendo i primi passi nel calcio, seguendo le orme del padre nelle giovanili del Getafe: “Non era un fenomeno dal punto di vista tecnico, ma era un ragazzo straordinario”, ha raccontato Esnaider.

"Ogni giorno è difficile"

Esnaider confessa senza giri di parole che quella ferita nel suo cuore non guarirà mai*: "La vita mia è stata dura solo una volta, è l’unica cosa difficile che ho vissuto nella mia vita, ma non lo perdonerò mai. Non ci si riprende mai da una situazione del genere. Io e mia moglie abbiamo parlato sempre di tutto, non siamo mai rimasti in silenzio e questa è stata una buona cosa. E se dobbiamo piangere, piangiamo…”. "Ogni giorno è difficile, non solo il 25 dicembre*. Dipende da come mi sveglio, dal mio umore, dalle cose che ho da fare. Ma sono tutte cose molto difficili", ha spiegato l'ex calciatore a cuore aperto al quotidiano spagnolo Marca.

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