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Allegri e Conte non si sono mai amati, fino alla mancata stretta di mano di ieri sera a Riad

Storie juventine, direbbe qualcuno. Rancori juventini. Ieri tutto è nato perché il Milan ha menato come fabbri e Conte a un certo punto ha urlato «Ma basta»

Conte allegri Libero Serie A

AC Milan's coach Massimiliano Allegri (L) and Juventus' coach Antonio Conte are pictured during the Serie A football match Juventus vs AC Milan on October 6, 2013 in Turin. AFP PHOTO / ALBERTO LINGRIA (Photo by ALBERTO LINGRIA / AFP)

Allegri e Conte non si sono mai amati, fino alla mancata stretta di mano di ieri sera a Riad

Storie juventine, direbbe qualcuno. Rancori juventini. O rimpianti juventini. Invidie juventine. E potremmo continuare a lungo. Il succo è che Conte e Allegri non si sono mai amati, si sono spesso schivati. Fino alla mancata stretta di mano ieri sera a Riad alla fine di Napoli-Milan 2-0. Ieri sera non si sono stretti la mano perché il Milan ha menato per tutta la partita rimanendo in buona sostanza impunito (Maignan ad esempio doveva essere espulso per un montante a Politano). Questa è la cronaca. La storia, quella vera, risale a oltre dieci anni fa, all’estate 2014: quando Antonio Conte lasciò la Juventus nel bel mezzo dell’estate, in feroce polemica con la società e quindi con Andrea Agnelli dopo aver vinto tre scudetti di fila. Agnelli, contro il parere di gran parte della tifoseria, andò a prendere Allegri che non solo continuo a vincere in Italia (cinque scudetti di fila) ma giocò anche due finali di Champions. Conte era rimasto alla battuta sul ristorante da 100 euro con 10 euro. Anche a Napoli il tecnico salentino un giorno disse «e c’è pure qualcuno che dice che il calcio è semplice». Quindi la mancata stretta di mano di ieri sera non è un episodio isolato né cala dall’alto. È solo l’ennesimo episodio di un rapporto complesso, spigoloso, anzi di un rapporto tra due grandi allenatori del calcio italiano.

Scrive la Gazzetta:

Il pomo della discordia è stato un “ma basta” urlato da Conte ai milanisti dopo alcune polemiche. Da lì, scintille, soprattutto tra Allegri e Oriali, braccio destro di Antonio. Tra loro diversi screzi per tutta la partita. Max ha derubricato il tutto con “cose di campo”, ma ciò che ha colpito di più è stata la stretta di mano mancata tra i due tecnici.

A fine partita Allegri, sconfitto 2-0 ed eliminato in semifinale di Supercoppa dal Napoli, è filato dritto negli spogliatoi senza salutare Conte. L’allenatore degli azzurri, rimasto in campo per salutare gli avversari, ha stretto la mano a Marco Landucci, storico vice di Allegri, e ai giocatori milanisti. Lui e Max non si sono incrociati. Il clima si è acceso dopo mezz’ora di partita: al 29′ Rabiot ha scalciato da terra Politano, rimasto a terra dolorante, quindi i compagni e la panchina del Napoli hanno invocato il rosso per il francese. L’arbitro Zufferli non ha estratto neanche il giallo, come già fatto in precedenza con Hojlund per un intervento in ritardo su Maignan. Per questo Conte e Oriali si sono innervositi. Da lì in poi una serie di scaramucce e di frasi di botta e risposta tra le due panchine. Fino alla stretta di mano mancata.

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