L'**Udinese** è stata [deferita](https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/plusvalenza-mandragora-udinese-deferita-al-tribunale-federale-nazionale-2181027) dalla Procura FIGC davanti al Tribunale Federale Nazionale nell’ambito dell’indagine sulle plusvalenze legate all’operazione che, nel 2018, portò **Rolando Mandragora** dalla Juventus al club friulano. Il provvedimento riguarda anche due dirigenti dell’epoca: il vicepresidente Stefano Campoccia e il direttore generale Franco Collavino. Secondo l'ufficio guidato da Giuseppe Chiné, i due avrebbero concordato con la Juve condizioni differenti rispetto a quelle ufficialmente depositate presso la Lega, eludendo la normativa federale.
Al centro del deferimento c’è una presunta **intesa non formalizzata** che, invece di prevedere un’opzione di riacquisto a favore della Juventus per 26 milioni di euro, avrebbe comportato un obbligo di riscatto esercitato nel 2020 a 10,7 milioni. Questo accordo, non rispecchiato nei documenti ufficiali, avrebbe permesso all’Udinese di ottenere benefici contabili e fiscali sui bilanci chiusi al 30 giugno 2019, 2020 e 2021. La FIGC ha deferito la società a titolo di responsabilità diretta, in quanto i dirigenti coinvolti avevano poteri di rappresentanza.
**L’Udinese ha replicato** tramite [un comunicato stampa ufficiale](https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/plusvalenza-mandragora-arriva-la-risposta-dell-udinese-siamo-stupiti-valuteremo-altre-azioni-2181070), esprimendo “stupore” per la decisione e ribadendo “la correttezza e la trasparenza del proprio operato e di quello dei propri tesserati”. Il club ha inoltre fatto sapere che valuterà le azioni più opportune da intraprendere nell’ambito del procedimento sportivo, nel pieno rispetto delle tempistiche previste. Il caso si inserisce nel filone d’indagine avviato nel 2022 dalla Procura di Torino e proseguito a livello federale, con particolare attenzione ai rapporti tra la Juventus e alcune società partner.